Il circuit de la Sarthe, situato in prossimità della città di Le Mans nel dipartimento della Sarthe in Francia, è un tracciato non permanente sul quale si disputa la gara di durata più importante e famosa del mondo: la 24 Ore di Le Mans.
Dal 2007 la lunghezza totale è di 13,629 km, e ciò lo porta a essere uno dei tracciati più lunghi del mondo. La particolarità del circuito è di utilizzare sia alcune porzioni di strade dipartimentali (la D338 e la D139) aperte alla circolazione dei veicoli, che una parte del circuito Bugatti. Le parti più celebri del tracciato sono le curve Dunlop, Esse de La Florandiere, Tertre Rouge, Mulsanne, Indianapolis, Arnage e Porsche e soprattutto il rettilineo delle Hunaudières.
Il tracciato ha subito varie modifiche nel corso degli anni, più o meno nette, per adeguarsi allo sviluppo tecnologico delle vetture e soprattutto ai criteri di sicurezza sempre più rigorosi. Già dalla fine degli anni ’60 vennero ridotti i tratti più veloci e pericolosi con l’inserimento di chicane, addolcimenti e rallentamenti.
I cambiamenti più significativi sono stati:
- 1968, creazione della prima chicane Ford prima del traguardo
- 1972, abbandono della sezione della D139 di Maison Blanche, sostituita da un percorso più interno con le curve Porsche e il raddoppio della chicane Ford
- 1987, riduzione della lunghezza della curva Dunlop con l’introduzione di una chicane
- 1990, inserimento di due chicane sul rettifilo delle Hunaudières
- 2001, abbassamento del dosso di Mulsanne e rifacimento della Esse de La Florandiere
- 2007, modifica della curva di Tertre Rouge, resa più veloce spostandola all’interno per aumentarne la via di fuga.
Dopo il successo di pubblico riscosso dal primo Gran Premio della storia dell’Automobilismo disputato proprio a Le Mans nel 1906, si pensò di istituire una corsa annuale, la 24 Ore di Le Mans da disputare in un circuito che raccordava alcune strade attorno alla città, il primo tracciato venne realizzato nel 1923.
È famoso soprattutto per il suo lungo rettilineo, un pezzo della RN138 (Route Nationale 138 – Strada nazionale 138), noto tra i locali come Ligne Droite des Hunaudières, o in italiano come Rettilineo di Mulsanne. Contrariamente a molte altre gare in cui la velocità nelle curve è più importante della velocità di punta, quest’ultima è stata un parametro critico per essere competitivi a Le Mans. Questo ha portato a sviluppare progetti speciali per la carrozzeria, come la “coda lunga” introdotta da Charles Deutsch e Robert Choulet. Anche la frenata alla fine del rettilineo è critica; il primo impiego dei freni a disco fu da parte di una Jaguar che correva a Le Mans. Per non parlare del consumo di carburante altro parametro fondamentale per essere vincenti, il sistema cut-off che taglia l’alimentazione del motore in frenata, utile nel parzializzare il consumo di benzina, è stato sviluppato proprio qui.
Il circuito è sempre stato sinonimo di grande affaticamento meccanico, dato dai lunghi rettifili in cui l’acceleratore è aperto al massimo per oltre il 70% del tempo sul giro, dai continui cambi marcia, alle inevitabili violente frenate. Il lunghissimo rettilineo delle Hunaudières, uno dei tratti più caratteristici in cui le vetture anno dopo anno sono riuscite a raggiungere velocità di punta sempre più elevate, se nel 1954 la Jaguar D arrivava a 278 km/h, nel 1971 la Porsche 917 viaggiava già a 362 km/h.
Durante gli anni settanta le velocità massime diminuirono, dopo che nuove regole ridussero le dimensioni e la potenza dei motori, mentre l’evoluzione dell’aerodinamica permise agli ingegneri di aumentare la velocità nelle curve e ridurre quella massima. Questa evoluzione venne favorita anche dai piloti, perché rendeva le auto più facili da guidare, divenendo meno violente in accelerazione e in frenata e richiedendo meno attenzione in rettilineo. Inoltre portava meno stress alle auto. Nell’arco di 24 ore questi sono benefici importanti.
Per la fine degli anni ottanta le auto più veloci raggiungevano nuovamente delle velocità massime notevoli. Nel 1988 una WM P88 spinta da un motore V6 Peugeot turbo e guidata da Roger Dorchy, raggiunse la velocità di 405 km/h durante la gara. Questa performance non viene generalmente considerata importante, perché si trattò di una mossa pubblicitaria da parte di una scuderia in cerca di sponsor: l’auto venne assettata per la velocità massima, con prese d’aria parzializzate. Ma l’anno successivo una Sauber C9 raggiunse una velocità di punta di 400 km/h durante le prove, e la FISA decise che erano diventate troppo pericolose. Due chicane vennero quindi aggiunte in tempo per la gara del 1990, allo scopo di abbassare le velocità massime. Verso la fine del rettilineo era presente un dosso detto di Mulsanne, sul quale nel 1999 la Mercedes-Benz CLR di Mark Webber decollò, ribaltandosi. Il dosso venne abbassato nell’inverno precedente alla gara del 2001, sempre nell’interesse della sicurezza. Anche se il dosso è ancora presente, è molto più basso di quanto non fosse in precedenza. Nei lunghi rettilinei immersi nei boschi si nota in modo rilevante la differenza di velocità tra le vetture prototipo più veloci e le meno esasperate Gran Turismo; i piloti devono prestare molta attenzione anche di notte nell’oscurità o peggio in caso di pioggia (molto frequente) per i rischi di aquaplaning. Sono diverse le tragedie verificatesi sul circuito e innumerevoli quelle sfiorate.
Il circuito
Curva 01 Dunlop curve
Curva 02
Curva 03 Dunlop chicane
Curva 04
Curva 05 Esses
Curva 06 Tertre Rouge
Curva 07 Nissan chicane
Curva 08 La Florandiere chicane
Curva 09 Mulsanne corner
Curva 10 Arnage
Curva 11 Indianapolis
Curva 12
Curva 13
Curva 14 Porsche curve
Curva 15
Curva 16 Maison Blanche
Curva 17
Curva 18
Curva 19
Curva 20 Ford chicane
Curva 21
On board Lap
Info
Nazione ospitante: Francia
Città: Le Mans
Nome Autodromo: Circuit de Le Sarthe
Lunghezza circuito: 13.629 km
Pole position: Sinistra
Senso di marcia: Orario
Curve: 21
Web: Sito ufficiale
Simulatore: rFactor2 Build 660
Nome Server: VRG Special Events 2014 (Online 24/7)
Password: link
Mod: 1991 Group C Open Beta by MAK-Corp.
Circuito: Le Mans 1991-1996 by VirtuaLM
Qualifiche: 15 Minuti dalle ore 21:30
Gara: 2 Ore dalle ore 22:00 (simulazione in gioco di una 12h con partenza alle 14:00 e arrivo alle 2:00)
Parco chiuso: No
Pit Stop: Liberi con possibilità di rifornire e cambiare pneumatici
Warmup: 10 Minuti + 10 Minuti a discrezione dello Staff
Start: Da Fermo
Aiuti Permessi: Frizione Automatica
Setup: Liberi
Percentuale danni: 30%
Visuale: Cockpit
Direzione Gara: Marshall non presenti
Real Meteo: NO (Meteo Sereno)
Calendario e Orari
Special Event | Le Mans 1991
Giovedì 5 Giugno – Qualifiche (ore 21.30) – Gara (22.00 circa) LIVE TIMING
Albo d’Oro
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