Un Gran Premio sofferto, tre ripartenze per avviare la gara e nonostante queste dopo pochi giri 4 vetture erano già ritirate, anche se a onor del vero la prima, quella di Veon, si è ritirata per problemi di “elettronica”, mentre la seconda, quella di Luka, per un errore del pilota che rompe una sospensione contro le barriere dopo aver perso il controllo a causa di un cordolo. Cheyenne parte malissimo dalla sua sesta posizione in griglia, dopo pochi giri infatti perde la vettura in accelerazione e si gira; si riaccoda al gruppo ma è praticamente ultimo. Come a volte capita, l’errore gli dà comunque la carica giusta di concentrazione, e comincia a macinare giri impeccabili, mentre davanti Fabracher, partito molto bene dalla settima posizione, fatica non poco per passare Scheggia, in quel momento secondo alla spalle di Adso. Il sorpasso riesce all’ottavo giro, dopodichè Fabracher si mette all’inseguimento del leader della corsa confidando nella buona riuscita della strategia ad una sola sosta, a differenza del pilota Williams che ne farà due. Nel frattempo Gio perde la macchina all’altezza del secondo intermedio, si gira davanti a Franz ed il contatto è pressochè inevitabile; Gio si ritira mentre Franz riesce a proseguire, per poco però, perchè alla prima curva del terzo giro Tormento, che nel frattempo ne aveva approfittato per avvicinarsi insieme a Maverickone, tenta il sorpasso, sbaglia la misura della staccata e urta la sospensione posteriore del secondo pilota Toro Rosso che è costretto così al ritiro definitivo, anche lui stesso a causa dei danni subiti nel contatto, si ritirerà dopo qualche giro. Al settimo giro invece si registra il ritiro anche di Toroscatenato per problemi di elettronica; sfortunato, fino a quel momento stava disputando un’ottima gara; partito quattordicesimo per non aver effettuato le qualifiche, al momento del ritiro era risalito in quinta posizione. Erbiondo: capitolo a parte per il giovane romano; è il più veloce nelle qualifiche, e non è la prima volta, ma è giovane: nel fomation lap commette un erorre che gli costerà la gara; sbatte contro le barriere ed è costretto a partire dai box, uscendo così con un gap probabilmente incolmabile, si impegna però a fondo e riesce a recuperare tantissimo cogliendo così un buon quarto posto; Scheggia disputa un ottima qualifica ed una bellissima prima parte di gara, fino a quando cede il passo a Fabracher, dopodichè combina qualche guaio nell’occasione del suo primo pit-stop e perde definitivamente contatto col gruppo di testa. Al dodicesimo girò però Cheyenne è già in seconda posizone ad inseguire Fabracher; i due effettuano la loro unica sosta nello stesso momento al ventesimo giro, ma dopo questa Cheyenne guadagna giro dopo giro, arrivando così proprio all’inizio del quarantreesimo in scia a Fabracher, che nel frattempo aveva rallentato un po’ troppo per un errato calcolo sui consumi del carburante. Al momento del sorpasso decisivo, Cheyenne affianca Fabracher ai 315 kmh mentre il “povero” pilota Toro Rosso a fatica raggiungeva i 297; non tenta neanche di ostacolarlo, cerca l’icrocio di traiettoria in uscita, ma Chey non è proprio l’ultimo arrivato, non si fa sorprendere e rimane tranquillamente davanti: i due arrivano anche al contatto al tornantino, e Adso si avvicina pericolosamente, ma non c’è più tempo: la gara è finita.
Di seguito la classifica aggiornata che trovate anche nel nostro sito in Sls.